"Numquam est tam male Siculis,
qui aliquis facete et comode dicant"

(Qualunque cosa possa accadere ai Siciliani,
essi lo commenteranno con una battuta di spirito)

Cicerone

16 settembre 2008

I cento passi

Ieri sera ho rivisto questo film con molto piacere. Vi racconto la storia :



Tratto da i cento passi:
« Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! ».

Il film racconta la vera storia di Giuseppe Impastato, detto Peppino, nato a Cinisi, paesino siciliano schiacciato tra la roccia e il mare, nei pressi dell'aeroporto, utile quindi per il traffico di droga Sicilia a soli "100 passi" dal boss della mafia Tano Badalamenti. Quando si batte insieme ai contadini che si oppongono all'esproprio delle loro terre per ampliare l'areoporto Peppino conosce le prime sconfitte.Il clima per lui si fa pesante: il padre cerca di farlo tacere, madre e fratrello sono solidali con lui. Quando arriva il Settantasette, mentre c'è chi si rifugia nel privato, lui si presenta alle elezioni comunali. Due giorni prima del voto lo fanno saltare in aria sui binari della ferrovia con sei chili di tritolo.La morte coincide con il ritrovamento a Roma del corpo di Aldo Moro, viene rubricata come "incidente sul lavoro" poi, dopo che gli amici mettono a disposizione degli inquirenti molti indizi dell'esecuzione diventa addirittura "suicidio". Solo vent'anni dopo la Procura di Palermo rinvierà a giudizio Tano Badalamenti come mandante dell'assassinio. Il processo deve ancora essere celebrato!
Non è un film sulla mafia (come invece molti hanno scritto) , non appartiene al genere. È a mio avviso un film sulla voglia di costruire, sull’immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazzi che hanno osato gridare la verità e sfidare il mondo nell’illusione di cambiarlo. È un film sul conflitto famigliare, sull’amore e la disillusione, sulla vergogna di appartenere allo stesso sangue. È un film su ciò che di buono i ragazzi del ’68 sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul loro coraggio.

Vi segnalo con piacere questo film bellissimo che vi rimarrà sicuramente nel cuore e se volete saperne di più :

http://www.peppinoimpastato.com/

2 commenti:

marcella candido cianchetti ha detto...

vado subito a vedere il sito

Unknown ha detto...

Ciao cara,questo è un film bellissimo te lo consiglio vivamente.

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