"Numquam est tam male Siculis,
qui aliquis facete et comode dicant"

(Qualunque cosa possa accadere ai Siciliani,
essi lo commenteranno con una battuta di spirito)

Cicerone

01 ottobre 2013

Sciroppo e caramelle di carrube


Sciroppo di carrube:

Mio nonno mi raccontava che in estate i contadini andavano a consumare il loro pranzo sotto gli alberi della carruba e così trovavano anche un pò di refrigerio perchè sotto il carrubo non sembra che sia estate....




Il periodo migliore per la raccolta delle carrube è le prime due settimane del mese di Agosto. Raccogliere le carrube ancora attaccate all’albero selezionando le più integre e carnose sarebbe l'ideale.
Lo sciroppo di carrube svolge un’importante azione emolliente sulle mucose delle prime vie respiratorie ed è usato soprattutto per la tosse ed il mal di gola. Altra azione altrettanto importante è quella ricostituente e coadiuvante, per il suo alto valore energetico, ad esempio prima e dopo un’attività sportiva.

In Sicilia, nel periodo di San Martino, si usa versare un pò di sciroppo di carrube in un piattino dove s' inzuppano le zeppole per arricchirne il gusto.

Ingredienti:

Carrube ~ 50.
Acqua Quanto basta




Procedimento:

* Con un martello e un’incudine triturare tutte le carrube.
* Mettere le carrube triturate in una pentola e aggiungere tanta acqua fino a ricoprire il composto.
* Lasciare riposare per 24 ore. Ogni tanto rimescolare, se necessario aggiungere acqua.
* Portare all’ebollizione a fuoco lento.
* Lasciare riposare per 24 ore. Ogni tanto rimescolare.
* Filtrare con uno scolapasta. Raccogliere il liquido filtrato.
* Strizzare le carrube tritate a mano o, per aumentare il rendimento, strizzarle con un piccolo torchio. Unire il liquido ottenuto al liquido filtrato.
* Filtrare il liquido a piccole quantità con un canovaccio di cotone strizzandolo energicamente.
* Fare evaporare a fuoco lento mescolando continuamente. Spegnere il fuoco quando il volume diminuisce di circa 2/3 e il liquido assume una consistenza sciropposa quindi imbottigliare. Se lo sciroppo viene concentrato troppo, raffreddando, cristallizza assumendo una consistenza vetrosa simile al torrone. In questo caso aggiungere mezzo bicchiere di acqua, riscaldare fino a farlo sciogliere, una volta sciolto spegnere il fuoco e imbottigliare.



Lo sciroppo di carruba ha il merito di conservarsi bene, inalterato, per molti anni.




Una leggenda narra che Giovanni Battista si nutrisse nel deserto di carrube, perciò il carrubo viene chiamato nel Nord Europa ""albero del pane di San Giovanni". I semini che si trovano dentro sono molto duri e hanno un peso che  invariabilmente è 0,2 gr. Perciò viene usato per valutare pietre preziose ed oro (carato,dall'arabo "quirat" , carruba, ovvero numero di parti in oro in 24 parti di una lega).
 
Curiosità:

Curative
Si usa tradizionalmente per curare il mal di gola dei bambini, Pochi grammi di sciroppo di carrube diluito in acqua o vino hanno proprietà curative nelle affezioni polmonari e bronchiali, nei disturbi gastrici, nelle affezioni tumorali ed hanno proprietà ricostituenti nell’organismo e nel sistema nervoso umano ed animale.
In cucina
Si usa per preparare i dolci natalizi al posto dello zucchero e per bagnarci le "zeppole", dolce tipico di S.Martino ,è utilizzata per la preparazione di dolci ipocalorici ed integrali. Nutriente (oltre il 50% di zuccheri) ed astringente,profumatissimo.

In cosmesi
La farina ricavata dai carati è molto ricercata per uso cosmetico anche a livello industriale. Questo prodotto eserciterebbe un’ azione idratante, rinfrescante ed emolliente sulle pelli secche e delicate esposte al vento e ai raggi solari.


  Caramelle di carruba:




Porre in una pentola le carrube fatte a pezzetti ed aggiungervi l'acqua(1/2 litro) e far bollire fino ad ottenere la riduzione di metà del liquido. 
togliere dal fuoco ed eliminare le bucce delle carrube e scolare quest’estratto che userai per le caramelle. 
rimettere nello stesso pentola il liquido rimasto, aggiungere il mezzo chilogrammo di zucchero e girare fino a raggiungere una colorazione biondo caramello, (per essere certa che sia al punto giusto dovrà filare tra i polpastrelli del pollice e del medio).
Versare la preparazione filante su una tavola di marmo unta d'olio, lo zucchero si adatterà da solo, segna allora a quadratini la preparazione con una lama di coltello.
fare freddare e confezionare le caramelle che avvolgerai nella carta oleata e conserverai in una scatola per caramelle.

Un saluto dalla mia cucina
Zagara

6 commenti:

Cristina ha detto...

che post interessante.. :))

Scarlett: ha detto...

ciao !da noi invece il vino cotto e' un vino cotto e fatto restringere fino a farlo addensare,il vino di carrube non lo conosciamo,mentre le caramelle carruba siamo molto ghiotti!!io ci ho provato una volta e devo dire che non ho avuto un buon risultato,adesso segno la tua versione e riprovo..bel post brava!!!

lucy ha detto...

ma dai che bello scoprire nuove cose, mai venuto in mente!ottimo post molto interessante!

MG ha detto...

ohhhh finalmenteeeee! Salvo, salvo subitooooo :))

carrubina ha detto...

Dimmi per favore che cosa significa "cenere di legna" nella preparazione di sciroppo di carrube. Io non sono italiana e forse perche' non ho capito? Grazie

Anonimo ha detto...

significa la cenere che avanza dopo che ai brusato della legna.
da bambina mangiavo sempre le carubbe con la mia nonna, bei ricordi, grazie evviva le carubbe!

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